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Aliquote Imu e Tasi 2019 per il pagamento di giugno

Il 17 giugno scade la prima rata dell’Imu e della Tasi per il 2019. Per i proprietari di prime case di lusso e di immobili diversi dall’abitazione principale è tempo di fare i conti.

Per non commettere errori nel calcolo delle due imposte bisogna conoscere le aliquote da applicare alle diverse tipologie catastali, scelte dai comuni dove è situtato l’immobile. Ecco, quindi, quali sono le aliquote per la prima rata di Imu e Tasi

Le delibere municipali, con le aliquote per le diverse categorie di immobili, sono consultabili sui portali delle diverse amministazioni. Il contribuente, infatti, può conoscere le aliquote deve applicare per il pagamento dell’imposta sull’immobile consultando la pagina web del Comune dove possiede la casa.

Mef, aliquote Imu e tasi

Inoltre, è possibile utilizzare lo strumento ufficiale fornito dal Dipartimento delle Finanze, che contiene tutti i regolamenti pubblicati dai Comuni. E’ importante sapere che la prima rata si paga facendo riferimento alle aliquote elaborate dai Comuni per il 2017, mentre la seconda rata si calcolerà facendo riferimento alle nuove che saranno approvate dalle amministrazioni comunali entro luglio e pubblicate dal Mef entro fine ottobre.

Per consultare le delibere approvate dai Comuni e le conseguenti aliquote per il versamento della prima rata di Imu e Tasi clicca qui

 

Per calcolare la tua rata Imu clicca qui

Aliquote Imu a Roma

Per calcolare la tua rata Tasi clicca qui

Aliquote Tasi a Roma

 

Fonte: Valore Immobiliare

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Servizi catastali: tutti i canali della nuova assistenza dell’Agenzia delle Entrate.

Fisco: quante novità sui servizi di assistenza catastale! Cittadini e professionisti possono, tramite il sito o l’app delle Entrate, “staccare” un biglietto elimina code per accedere in giornata all’ufficio desiderato.

Fonte: ingenio-web.it

Catasto, basta la parola, spesso, per mandare in confusione i più. In tal senso l’Agenzia delle Entrate ha presentato le nuove funzionalità dell’assistenza ai servizi catastali del Fisco.

Il “web ticket” per i servizi catastali

Con il ticket virtuale professionisti e cittadini che hanno necessità di ricevere informazioni in ambito catastale e ipotecario, possono fissare un appuntamento presso l’ufficio desiderato, nel corso della stessa giornata, prenotando direttamente dal pc o tramite l’App del proprio smartphoneo tablet.

Contribuenti e professionisti potranno presentarsi direttamente allo sportello dell’ufficio dove hanno prenotato l’appuntamento, evitando, così, di doversi “autenticare” fisicamente.

Il ticket può essere prenotato dalle ore 6 fino a esaurimento della disponibilità, è valido esclusivamente nella giornata in cui è stato richiesto e va utilizzato dall’orario indicato nella prenotazione.

Le nuove funzionalità dell’App

L’app dell’Agenzia include due nuovi servizi: la web mail e l’assistenza telefonica.

Il primo permette di inviare dal proprio smartphone o tablet una email all’Agenzia per chiedere informazioni di carattere generale in materia fiscale. Una volta selezionato il tasto sul proprio dispositivo mobile, l’utente, che deve essere autenticato a Fisconline, seleziona l’argomento e inserisce il testo della richiesta. Dopo aver cliccato sul pulsante “Invia”, la richiesta viene inoltrata ed è consultabile tramite la funzione “Email inviate” sulla stessa App. L’Agenzia assicura una risposta entro cinque giorni lavorativi.

La funzionalità di richiesta di assistenza via telefono consente, invece, di contattare il call center dell’Agenzia dal proprio smartphone o tablettramite il numero dedicato mobile digitando l’apposito tasto “avvia chiamata” all’interno dell’App.

Un nuovo numero per gli sms del Fisco

Il servizio di assistenza via sms del Fisco che consente di ricevere, in forma sintetica, informazioni suscadenze, codici tributo e in genere risposte a quesiti semplici, cambia numero. Da ora, per inviare le proprie richieste via sms, bisognerà comporre il 339 9942645.

Inoltre sarà possibile recapitare messaggi di testo più lunghi e dettagliati contenenti fino a 640 caratteri (prima il limite massimo era di 160). Gli utenti che negli ultimi 6 mesi hanno utilizzato il servizio hanno già ricevuto dall’Agenzia un avviso che li informa del nuovo numero.